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giovedì 18 febbraio 2010

LA POLITICA ECONOMICA NEI PROGRAMMI DEI COMMISSARI


Analysis of Programmes for Hearings Shows Insufficient Development of New Concept.L'analyse des programmes pour les auditions des Commissaires montrent un développemement inadéquat du nouveau concept. Analyse der Programme der Kommissaere fuer EP-Pruefung zeigt unzulangende Entwicklung des neuen Konzepts. Come anticipato, al fine di pervenire al risultato di un' analisi critica della nuova idea di "una politica industriale per l' Europa, abbiamo ritunuto prioritario compiere un' analisi a volo d' uccello dei programmi esibiti dai neo-commissari in occasione delle audizioni dinanzi al Parlamento Europeo.

La "rivoluzione culturale" in corso, sottolineata dalla modifica apportata al concetto di "concorrenza" dal nuovo "wording" dei Trattati Istitutivi, non trova espressione se non nel linguaggio dei due commissari all' Industria e alla Concorrenza, che parlano di "economia sociale di mercato". In realtà, si torna all' ispirazione originaria delle Comunità Economiche Europee, che era tutt'altro che liberista.Si ricordi che l' Europa era appena uscita dalla pianificazione imperativa attuata dall' economia di guerra, e che in molti Paesi, in primis la Francia e l' Olanda, vigeva un sistema economico altamente dirigista.

Lo stesso Jean Monnet, che viene spesso presentato come fautore del neo-liberismo perchè era imprenditore e aveva lavorato anche ibn America, era, in realtà, un grande esperto di ppianificazione economica, aveva lavorato all'economia di guerra con il Presidente americano ed era stato nominato da De Gaulle "Hauc Commissaire au Plan", cioò il massimo funzionario per la pianificazione dell' Economia francese. Infine,il tanto esaltato "Ordoliberalismus" di Ehrardt altro non era se non la traduzione del termine "Orderly Liberalism" che, in America, aveva caratterizzato le politiche dirigistiche del "New Deal".

Anche la concezione originaria della concorrenza, quale espressa dal Trattato di Roma, non era la concorrenza "senza se e senza ma", bensì la "workable competition", cioè una sorta di "concorrenza sostenibile"-compatibile, cioè, con le realtà effettive della società e dello stesso mercato-.

La situazione attuale, di graduale uscita dalla crisi, può essere paragonata, sotto certi aspetti, a quella del dopoguerra.Vi è una generale sfiducia nella possibilità dell' economia mondiale, così come l' abbiamo conosciuta negli ultimi vent'anni, di dare risultati soddisfacenti per gli Europei.

E' chiaro che, perchè si possa dispiegare in tutta la sua pienezza il concetto di "politica industriale europea", occorre previamente una rivisitazione senza veli ideologici di tutta la storia economica degli ultimi secoli , delle teorie economiche, anche quelle meno conosciute (come quelle di Fichte, di Stein, di Kujper, di Latouche), rileggendo quelle più note ma interpretate in senso distorto (come quelle di Weber, di Hilferding, di Schumpeter).

Per ora, limitiamoci a segnalare gli aspetti, dei programmi dei Commissari, che più strettamente si conmnettono all' idea di "politica economica".

TAJANI INDUSTRIA POLITICA INDUSTRIALE EUROPEA
PMI SPAZIO TURISMO

ALMUNIA CONCORRENZA Riforma del sistema europeo di finanziamenti

KROES DIGITAL AGENDA EUROPEANA

KALLAS TRASPORTI Trasporto sostenibile ecologicamente

ANDOR LAVORO, AFFARI SOCIALI
E INCLUSIONE Strategia 2020

BARNIER MERCATO INTERNO Mercati finanziari Crisis management Appalti

CIOLOS AGRICOLTURA Sviluppo agricolo sostenibile

DALLI SALUTE E CONSUMATORI e-commerce

HEDEGAARD CLIMA Green economy














OETTIGER ENERGIA gasdotti


PIEBALGS SVILUPPO Ripensamento dell’ aiuto internazionale
allo sviluppo













VASSILIOU FORMAZIONE, CULTURA,GIOVANI Industria culturale

martedì 13 gennaio 2009

Sinergie fra industria dei servizi e investimenti nel settore culturale: la chiave di volta per la fuoriuscita dalla crisi.

La formula “servizi più cultura”
Alpina Srl, dalla sua fondazione, avvenuta alla fine del 2005, ha condiviso la fiducia nelle sinergie fra marketing internazionale del territorio, Euroregione, europeizzazione, internazionalizzazione, multiculturalismo e nuove tecnologie.
Lo stesso nostro marchio (Alpina), comprensivo del logo che era stato già dell’Euroregione COTRAO (le tre montagne, l’una verde (Italia), l’altra blu (Francia), e la terza rossa (Svizzera) simboleggia questa visione .
Abbiamo così realizzato ciascuno dei nostri investimenti iniziali (editoria, cultura, tecnologie avanzate), di carattere prototipico ed esemplare, sul presupposto che essi potessero trovare comprensione e ulteriore sostegno da parte delle strutture esistenti (pubbliche e/o private), creando teams e sinergie.
La nostra ricetta consiste nel finanziare (almeno parzialmente) le nostre iniziative culturali con i proventi delle attività commerciali (consulenza e formazione internazionali), in modo da non competere con altri operatori culturali per le risorse del sistema, bensì da iniettarvi risorse nuove. Questo è possibile in base alla nostra non comune dotazione di internazionalità, che ci permette di “esportare” servizi avanzati.
Alpina ritiene che questo suo percorso possa avere una valenza generale e pone a disposizione del territorio la propria esperienza. Ciò anche perché è vero che la cultura è la risorsa strategica nel lungo periodo, ma è anche vero che i costi per il finanziamento della cultura debbono venire reperiti, in un modo o nell’ altro, nel breve periodo.
Occorre “fare squadra”
Nel mezzo della crisi mondiale è indispensabile operare in modo associato:
- alle imprese, piccole, medie e grandi Alpina offre i suoi servizi all’internazionalizzazione (delocalizzazione, M&A, contrattualistica, claim management, supporto linguistico), essenziali per uscire in fretta, efficacemente e a basso costo da mercati locali divenuti asfittici;
- alle interfacce del settore culturale (pubbliche, private e associative) ricordiamo che si potrà continuare ad investire nella cultura solo se si manifesterà un effettivo incremento della domanda di servizi alle imprese per l’internazionalizzazione, capace di sostenere tale investimento;
- agli operatori del terziario avanzato e dell’industria culturale Alpina ribadisce la propria disponibilità ad operare in modo consortile, per generare un’offerta sufficientemente vasta, qualificata e articolata da poter rendere “esportabili” i suoi servizi in tutto il mondo, attirando, così, risorse fresche verso la nostra Regione;
- alle altre Regioni della Euroregione rivolgiamo l'invito a collaborare ai nostri progetti internazionali con la ricchezza delle loro risorse ambientali e storico-culturali (basti pensare a Sophia Antipolis, ai parchi tenologici di Rhône-Alpes e della Liguria; al patrimonio di multiculturalità della Valle d’Aosta).
Appello alle istituzioni
Quest’opera di informazione e di organizzazione è intrinsecamente “politica”. Per quanto portata avanti da soggetti privati, avrà risonanza e credibilità solo se fatta propria e sostenuta dal settore pubblico.
Alpina si offre come strumento catalizzatore degli operatori disponibili a seguire questo progetto, offrendo i necessari servizi di business development e di segreteria internazionale. Tuttavia, noi crediamo che, soprattutto in questo anno elettorale, oltre alle imprese ed alle associazioni, anche i soggetti responsabili delle decisioni politiche non possano sottrarsi dal prendere posizione su questi temi. Offriamo una tribuna attraverso il nostro sito e i nostri blog, oltre che una serie di incontri nella nostra sede per rispondere a questi quesiti.

lunedì 12 gennaio 2009

Rispondere alla crisi economica mondiale

E’ più che mai doveroso, ma anche proficuo, da parte di tutti gli operatori, analizzare freddamente la situazione ed adottare le strategie caso per caso più adeguate.
La crisi, con il rallentamento alla propensione all’acquisto e i tagli alla cultura da parte del settore pubblico, non fa che aggravare le difficoltà congenite delle PMI, degli “start-up” e dell’industria culturale e dei servizi.
Ci rendiamo conto della criticità del momento per tutti. La nostra risposta consiste nell’alzare la posta, proponendo, in tutti settori della nostra attività, i nostri prodotti più innovativi, contando sul fatto che la qualità della nostra offerta faccia sì che i nostri clienti e partners si sforzino, come noi, di guardare al di là della crisi. Tuttavia possiamo continuare a mantenere questo livello di offerta solamente nella misura in cui tutti i nostri progetti siano, complessivamente ed in un orizzonte prevedibile, economicamente viabili.
Molto dipenderà dall’atteggiamento dei clienti, dei partner, dei sostenitori. Se credete nei beni e servizi da noi offerti, manifestatecelo, non solamente acquistando i nostri prodotti e partecipando ai nostri eventi, ma anche fornendoci consigli, presentandoci
nuovi partner, offrendoci nuovi canali di visibilità e di sbocco. Anche il supporto psicologico, in questi periodi, è apprezzato!
Ricordiamo quello che sta significando, per l’ indipendenza e la stessa sopravvivenza di Wikipedia, la valanga di contributi che sta pervenendo alla società dagli utenti affezionati, che hanno, così, risposto all’ appello dell’ Amministratore Delegato.
Ricordiamoci anche che molti dei servizi offerti da Alpina, in particolare quelli rientranti nei marchi Boùleusis e Evrazija-Avrasya, sono volti proprio a superare in modo efficace ed economico le empasses strutturali delle piccole e medie imprese, aiutandole ad entrare in campi in cui, per esse, è più difficile operare, come, in particolare, i mercati di esportazione più lontani e più grandi (esempio, Europa Orientale e India) ed il campo delle collaborazioni strutturate (M&A, delocalizzazioni), che richiedono maggiori competenze culturali, di business, contrattuali e linguistiche (scaricare le Brochure per i vari tipi di prestazione).
Una garanzia della qualità delle prestazioni di Boùleusis è costituita dalle esperienze e dalle conoscenze dell’Amministratore Delegato di Alpina.
Inoltre, “last but not least”, la nostra formula permette anche di superare il problema dei “tagli” alla cultura. Alpina, che è presente tanto nel settore dei servizi culturali, quanto in quello dei servizi alle imprese, è stata da sempre disponibile a sostenere le attività culturali sul territorio, avvalendosi anche del ricavato delle proprie attività commerciali.
E’ vitale, per noi, poter esporre le nostre idee al massimo numero di imprese, per permetterci di illustrare al “management” in che modo pensiamo di potere essere loro utili.
Nel corso dei prossimi mesi, dedicheremo più sforzi alla comunicazione con le imprese su questi temi (cfr. il calendario dei nostri eventi).
Aiutateci a farci conoscere! Segnalateci agli amici! Forniteci indirizzi di imprese che intendono espandersi all’ estero! Ve ne saremo grati.