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sabato 12 dicembre 2009

INCONTRO ANNUALE GRUPPO DIRIGENTI FIAT


At 2009 Years'End Meeting Montezemolo and Marchionne Present Chrysler Transaction.A' la réunioon annuelle du Groupe des Cadre Supérieurs Fiat, Montezemolo et Marchionne présentent l' opération Chrysler.Bei Jahresendetreffen, praesentieren Montezemolo und Marchionne Chrysler Geschaeft.

Il trdizionale incontro natalizio di quest' anno è stato caratterizzato da un aspetto particolarmente internazionale, ispirato al concetto: Think globally, act locally.

Infatti, per la prima volta, hanno preso la parola, nelle loro lingue nazionali, i reaponsabili delle principali realtà nazionali: USA, Brasile, Polonia.

Ciascuno è comparso con caratteristiche nazionali facilmente distinguibili: individualista e semplificatore l' Americano: sobri e informali i Brasiliani; marziali e seriosi i Polacchi.A noi hanno convinto maggiormente i Brasiliani: seri, senza retorica, francamente nazionali.

Quanto all' Accordo Chrysler propriamente detto, è ovvio che sia stato presentato in modo entusiastico.E' mancata un pò la spiegazione dei meccanismi legali, finanziari e tecnici, sui quali ci sono state non poche polemiche.

Soprattutto, la pubblicità Chrysler che è stata presentata ci è sembrata in stridente contrasto con la presente realtà americana, con i programmi del Presidente Obama, e perfino con lo stile di Marchionne.
Infatti, mentre ci saremmo aspettati di vedere che anche il colosso americano, preso atto della crisi, presentasse vetture piccole, sobrie e "sostenibili", ci siamo viste riproporre le solite vetturone holliwoodiane (su telai Mercedes), con un testo che esalta addirittura "il diritto di tutti al glamour".

Il punto più scottante è stato, come previsto, quello della riduzione delle capacità produttive (leggasi Termini Imerese).

A noi anche la polemica in corso suscita un certo fastidio, non già perchè i contenuti e le posizioni delle parti non siano seri e importanti, ma per l' eccessiva semplificazione.
Verissima, tra l'altro, la tesi centrale di Montezemolo e di Marchionne, che, cioè, sarebbe l' Europa a doversi fare carico di questi problemi, come ha fatto l' America, prendendo atto della necessità della riduzione delle capacità produttive del settore automobilistico.

Se, tuttavia, l' Europa non può farlo, è, certamente, colpa dei politici, che non hanno la cultura adeguata per imporre una trasformare della struttura dell' Unione, e dei sindacati, che interpretano il loro ruolo rivendicativo in un modo eccessivamente difensivo, senza alcuna ambizione di trasformare il quadro generale.Ma lo è anche del mondo economico, che non sappiamo quanto sarebbe contento di avere un Potere Europeo con una sua assertiva Visione Socio-Culturale, con l' ambizione di realizzarla, geloso delle sue prerogative, e che non guardasse in faccia nessuno, imponendo a tutti un' equa parte di sacrifici.

Certo, sarebbe gran tempo che si indicesse un Forum costituente europeo sulla Politica Economica dell' Europa, con Stati e Chiese, governanti e funzionari, intellettuali e militari, sindacati e rappresentanze di categoria delle professioni.







lunedì 12 gennaio 2009

Rispondere alla crisi economica mondiale

E’ più che mai doveroso, ma anche proficuo, da parte di tutti gli operatori, analizzare freddamente la situazione ed adottare le strategie caso per caso più adeguate.
La crisi, con il rallentamento alla propensione all’acquisto e i tagli alla cultura da parte del settore pubblico, non fa che aggravare le difficoltà congenite delle PMI, degli “start-up” e dell’industria culturale e dei servizi.
Ci rendiamo conto della criticità del momento per tutti. La nostra risposta consiste nell’alzare la posta, proponendo, in tutti settori della nostra attività, i nostri prodotti più innovativi, contando sul fatto che la qualità della nostra offerta faccia sì che i nostri clienti e partners si sforzino, come noi, di guardare al di là della crisi. Tuttavia possiamo continuare a mantenere questo livello di offerta solamente nella misura in cui tutti i nostri progetti siano, complessivamente ed in un orizzonte prevedibile, economicamente viabili.
Molto dipenderà dall’atteggiamento dei clienti, dei partner, dei sostenitori. Se credete nei beni e servizi da noi offerti, manifestatecelo, non solamente acquistando i nostri prodotti e partecipando ai nostri eventi, ma anche fornendoci consigli, presentandoci
nuovi partner, offrendoci nuovi canali di visibilità e di sbocco. Anche il supporto psicologico, in questi periodi, è apprezzato!
Ricordiamo quello che sta significando, per l’ indipendenza e la stessa sopravvivenza di Wikipedia, la valanga di contributi che sta pervenendo alla società dagli utenti affezionati, che hanno, così, risposto all’ appello dell’ Amministratore Delegato.
Ricordiamoci anche che molti dei servizi offerti da Alpina, in particolare quelli rientranti nei marchi Boùleusis e Evrazija-Avrasya, sono volti proprio a superare in modo efficace ed economico le empasses strutturali delle piccole e medie imprese, aiutandole ad entrare in campi in cui, per esse, è più difficile operare, come, in particolare, i mercati di esportazione più lontani e più grandi (esempio, Europa Orientale e India) ed il campo delle collaborazioni strutturate (M&A, delocalizzazioni), che richiedono maggiori competenze culturali, di business, contrattuali e linguistiche (scaricare le Brochure per i vari tipi di prestazione).
Una garanzia della qualità delle prestazioni di Boùleusis è costituita dalle esperienze e dalle conoscenze dell’Amministratore Delegato di Alpina.
Inoltre, “last but not least”, la nostra formula permette anche di superare il problema dei “tagli” alla cultura. Alpina, che è presente tanto nel settore dei servizi culturali, quanto in quello dei servizi alle imprese, è stata da sempre disponibile a sostenere le attività culturali sul territorio, avvalendosi anche del ricavato delle proprie attività commerciali.
E’ vitale, per noi, poter esporre le nostre idee al massimo numero di imprese, per permetterci di illustrare al “management” in che modo pensiamo di potere essere loro utili.
Nel corso dei prossimi mesi, dedicheremo più sforzi alla comunicazione con le imprese su questi temi (cfr. il calendario dei nostri eventi).
Aiutateci a farci conoscere! Segnalateci agli amici! Forniteci indirizzi di imprese che intendono espandersi all’ estero! Ve ne saremo grati.