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giovedì 18 febbraio 2010

LA POLITICA INDUSTRIALE EUROPEA PER L'AUTO


Positions of Marchionne and Tajani Confirm Our Hypotheses.Les positions de Marchionne et de Tajani confirment nos hypothèses.Stellungnahmen von Marchionne und Tajani bestaetigen unsre Hypothesen.


A Natale avevamo reso conto della presa di posizione del Presidente della FIAT, Montezemolo, a favore di una politica industriale europea per il settore automobilistico.In quell' occasione, avevamo proposto di dare a tale politica (che, sulla carta, già esiste, ma, come si vede, non funziona), un ben maggiore "spessore" politico e giuridico, facendone oggetto di un' "azione concertata", non solamente a livello ministeriale.

Più recentemente, avevamo segnalato l'eccezionale opportunità che si sta aprendo all' Italia, la quale dispone, in questo momento decisivo, del Commissario all'Industria, Tajani, il quale, tra l' altro, è anche particolarmente interessato (per il mproprio background e per la propria origine territoriale), alla politica industriale dello spazio, appena entrata a far parte delle sue competenze, e sulla quale si è già pronunziato.

Ieri, si è registrata una significativa convergenza, sulla priorità di una politica industriale, anche già per risolvere il problema di Termini,nel settore dell' automobile.

Avevamo poi anche fatto notare in un altro post che, a nostro avviso, le attuali basi delle politiche industriali UE, anche quando esistono, sono deboli a causa di:

-ottica teorica ed ottimistica, che non tiene conto anche delle realtà negative, come le chiusure;

-insistenza retorica sulla concorrenza, che diviene un tabù, che neppure
il legislatore comunitario può superare;

-mancanza di coordinamento, in quanto le "leve" per fare una politica industriale sono normalmente sparse in 15 Direzioni Generali della Commissione, non permettendo così, né un monitoraggio continuo, né interventi di emergenza.

Il caso dell' industria automobilistica potrà costituire un "banco di prova" per un effettivo miglioramento del sistema sotto la nuova Commissione.

Segnaliamo, per informazione, che l'industria automobilistica costituisce uno dei rami per i quali esiste già un' azione settoriale dell' Unione:"

la Commission européenne entend:

1) Renforcer la compétitivité du secteur

L'objectif est d'identifier et d'évaluer les difficultés politiques significatives ayant trait à la compétitivité de l'industrie automobile européenne et de proposer des solutions qui tiennent compte des enjeux économiques, sociaux et environnementaux.

2) Compléter, adapter et simplifier le cadre réglementaire du marché intérieur

La réalisation du marché intérieur repose sur l'introduction du système communautaire de réception complète (EC WVTA, en anglais, Whole Vehicle Type-Approval), qui permet aux constructeurs d'obtenir une réception pour un «type» de véhicule dans un État membre et de le commercialiser ensuite dans l'ensemble de l'UE, sans avoir à effectuer d'essais supplémentaires.

3) Promouvoir la globalisation du cadre réglementaire technique à travers la CEE-ONU

L'harmonisation technique globale est un facteur clé de la consolidation de la compétitivité de l'industrie automobile européenne au niveau mondial. L'UE est une partie contractante à deux accords de la Commission économique pour l'Europe des Nations unies (CEE-ONU): l'Accord de 1958 concernant l'adoption de prescriptions techniques uniformes applicables aux véhicules à roues et l'Accord mondial de 1998."(http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/automotive/index_fr.htm#top)

LA POLITICA ECONOMICA NEI PROGRAMMI DEI COMMISSARI


Analysis of Programmes for Hearings Shows Insufficient Development of New Concept.L'analyse des programmes pour les auditions des Commissaires montrent un développemement inadéquat du nouveau concept. Analyse der Programme der Kommissaere fuer EP-Pruefung zeigt unzulangende Entwicklung des neuen Konzepts. Come anticipato, al fine di pervenire al risultato di un' analisi critica della nuova idea di "una politica industriale per l' Europa, abbiamo ritunuto prioritario compiere un' analisi a volo d' uccello dei programmi esibiti dai neo-commissari in occasione delle audizioni dinanzi al Parlamento Europeo.

La "rivoluzione culturale" in corso, sottolineata dalla modifica apportata al concetto di "concorrenza" dal nuovo "wording" dei Trattati Istitutivi, non trova espressione se non nel linguaggio dei due commissari all' Industria e alla Concorrenza, che parlano di "economia sociale di mercato". In realtà, si torna all' ispirazione originaria delle Comunità Economiche Europee, che era tutt'altro che liberista.Si ricordi che l' Europa era appena uscita dalla pianificazione imperativa attuata dall' economia di guerra, e che in molti Paesi, in primis la Francia e l' Olanda, vigeva un sistema economico altamente dirigista.

Lo stesso Jean Monnet, che viene spesso presentato come fautore del neo-liberismo perchè era imprenditore e aveva lavorato anche ibn America, era, in realtà, un grande esperto di ppianificazione economica, aveva lavorato all'economia di guerra con il Presidente americano ed era stato nominato da De Gaulle "Hauc Commissaire au Plan", cioò il massimo funzionario per la pianificazione dell' Economia francese. Infine,il tanto esaltato "Ordoliberalismus" di Ehrardt altro non era se non la traduzione del termine "Orderly Liberalism" che, in America, aveva caratterizzato le politiche dirigistiche del "New Deal".

Anche la concezione originaria della concorrenza, quale espressa dal Trattato di Roma, non era la concorrenza "senza se e senza ma", bensì la "workable competition", cioè una sorta di "concorrenza sostenibile"-compatibile, cioè, con le realtà effettive della società e dello stesso mercato-.

La situazione attuale, di graduale uscita dalla crisi, può essere paragonata, sotto certi aspetti, a quella del dopoguerra.Vi è una generale sfiducia nella possibilità dell' economia mondiale, così come l' abbiamo conosciuta negli ultimi vent'anni, di dare risultati soddisfacenti per gli Europei.

E' chiaro che, perchè si possa dispiegare in tutta la sua pienezza il concetto di "politica industriale europea", occorre previamente una rivisitazione senza veli ideologici di tutta la storia economica degli ultimi secoli , delle teorie economiche, anche quelle meno conosciute (come quelle di Fichte, di Stein, di Kujper, di Latouche), rileggendo quelle più note ma interpretate in senso distorto (come quelle di Weber, di Hilferding, di Schumpeter).

Per ora, limitiamoci a segnalare gli aspetti, dei programmi dei Commissari, che più strettamente si conmnettono all' idea di "politica economica".

TAJANI INDUSTRIA POLITICA INDUSTRIALE EUROPEA
PMI SPAZIO TURISMO

ALMUNIA CONCORRENZA Riforma del sistema europeo di finanziamenti

KROES DIGITAL AGENDA EUROPEANA

KALLAS TRASPORTI Trasporto sostenibile ecologicamente

ANDOR LAVORO, AFFARI SOCIALI
E INCLUSIONE Strategia 2020

BARNIER MERCATO INTERNO Mercati finanziari Crisis management Appalti

CIOLOS AGRICOLTURA Sviluppo agricolo sostenibile

DALLI SALUTE E CONSUMATORI e-commerce

HEDEGAARD CLIMA Green economy














OETTIGER ENERGIA gasdotti


PIEBALGS SVILUPPO Ripensamento dell’ aiuto internazionale
allo sviluppo













VASSILIOU FORMAZIONE, CULTURA,GIOVANI Industria culturale

martedì 8 dicembre 2009

COMUNICATO ADN-KRONOS SU RIUNIONE TASK_FORCE ITALO-RUSSA

Italian and Russian Enterprises will Meet in Venezia on 10th and 11th December. Entreprises Italiennes et Russes se rencontreront à Venise le 10 et le 11 Décembre. Italienische und Russische Unternehmen werden am 10. und 11. Dezember in Venedig treffen.

Venezia, 7 dic. (Adnkronos) - ''La XV sessione della Task Force Italo-Russa si terra' a Venezia il 10 e l'11 dicembre. Istituita nel 2002 per favorire la collaborazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei distretti produttivi presenti in Russia, la task force coinvolge in particolare le Regioni quale espressione diretta delle realta' territoriali e costituisce un importante momento di incontro tecnico-istituzionale, al quale sono chiamate a partecipare le principali realta' italiane e russe preposte allo sviluppo e all'internazionalizzazione delle PMI. Si tratta, in particolare, delle associazioni di categoria, delle federazioni, delle confederazioni, dei consorzi, del sistema camerale e di quello fieristico''. E' quanto si legge in una nota della Regione Veneto.

''I lavori della XV sessione, che saranno aperti all'Isola di San Servolo giovedi' 10 dicembre dal Viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, e dall'Assessore regionale alle Politiche Economiche, Vendemiano Sartor, saranno incentrati prevalentemente sui temi delle nanotecnologie, della meccanica e metalmeccanica, logistica e ambiente, attrezzature sportive, legno e tecnologie applicate, collaborazione tra banche e istituti finanziari e assicurativi'', continua la nota.

''La sessione proseguira' venerdi' 11 dicembre al Laguna Palace Hotel di Mestre con gli incontri bilaterali tra rappresentanti istituzionali e operatori italiani con le regioni e imprenditori russi e saranno chiusi nel pomeriggio dal Presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, dal Ministro dello Sviluppo Economico russo, Elvira Nabiullina, e dal Ministro dello Sviluppo Economico italiano, Claudio Scajola. Da parte dei due co-presidenti della Task force italo-russa, oltre ad un protocollo finale della XV sessione, verranno sottoscritti il Programma di lavoro triennale 2010/2012 e tre accordi di collaborazione tra le Regioni dei due Paesi'', conclude la nota.

mercoledì 8 aprile 2009

RINNOVATO INTERESSE PER I MERCATI EST EUROPEI


New Interest for Investments in Eastern Europe. Nouveau intéret pour les marchés de l' Europe de l' Est. Erneutes Interesse fuer Osteuropaeische Maerkte.


Dopo un momento di panico, dovuto al susseguirsi delle crisi finanziarie nei Paesi dell' Europa dell' Est, il mondo politico ed economico sta nuovamente guardando con grande interesse a quell' area, che, nonostante la crisi, offre comunque grandi possibilità di investimento.

Russia

La delegazione commerciale partita il 5 marzo ha segnato un momento molto alto dei rapporti commerciali e politici fra Russia e Italia. Quest' ultima aspira senza esitazioni a divenire il partner commerciale numero uno della Russia. Il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, si è espresso in modo straordinariamente esplicito anche sugli aspetti politici, auspicando l' ingresso della Russia non solamente nel WTO, ma anche nella UE. Le grandi imprese dei due Paesi, specialmente quelle del settore energetico, hanno stipulato importanti accordi.

Si dice che il tipo di sistema politico ed economico della Russia, ancora basato in gran parte su grandi imprese di Stato, agevoli soprattutto i rapporti fra grandi imprese. Tuttavia, della delegazione facevano parte anche piccole e medie imprese, le quali, tra l' altro, godono di una serie di strumenti finanziari dedicati specificatamente ad esse.

Balcani

Anche nei Balcani, qualcosa si sta muovendo.

La Bers (Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo) ha dedicato parti rilevanti delle sue risorse alle energie alternative nei Balcani, e, per la prima volta, risorse specifiche per la Serbia.

Con l' approvazione della modifica costituzionale della Bosnia ed Erzegovina, che riconosce un regime internazionale speciale al Distretto di Brcko della Republika Srpska, si è completato il quadro normativo di questo esperimento di zona franca serbo-bosniaca, che potrebbe essere ripreso fra breve in altre località.

Infine, nonostante la crisi, le polemiche e le difficoltà, è stata finalmente prodotta a Kragujevac la prima Punto serba.

Si aprono prospettive di interscambio, di investimento e di lavoro per tutti i settori produttivi.

mercoledì 14 gennaio 2009

Prossima scadenza bandi regionali

Pubblichiamo qui di seguto una sintesi, inoltrata da Torino Wreless, esplicativa dei bandi in oggetto. In considerazione dei tempi lunghi ed onerosi di preparazione delle domande, coloro i quali fossero interessati sono pregati di manifestarsi al più presto.

Regione Piemonte: Adozione Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione - Misura 1.3.2
Data finale: 30 gen 2009
Descrizione del finanziamento
Il bando è destinato alle piccole e medie imprese che intendono adottare prodotti e/o servizi informatici innovativi basati sull'utilizzo di Internet. Il servizio o il prodotto informatico oggetto di contributo deve essere utilizzato in unità locali dell'impresa ubicate nel territorio della Regione Piemonte.
Classificazione
Ambito: Regionale
Stato: Aperto
Valuta: €
Valore del finanziamento
Minimo: €40,000Massimo: Non specificato
Descrizione completa
Il bando è destinato alle piccole e medie imprese che intendono adottare prodotti e/o servizi informatici innovativi basati sull'utilizzo di Internet. Il servizio o il prodotto informatico oggetto di contributo deve essere utilizzato in unità locali dell'impresa ubicate nel territorio della Regione Piemonte. BeneficiariSono ammissibili a beneficiare dei contributi previsti dal presente bando singole piccole e medie imprese, vincolate alla presentazione di una sola proposta progettuale e dunque una sola domanda di contributo. Sono esclusi i raggruppamenti di imprese in qualsiasi forma. Interventi ammissibiliLe richieste di finanziamento devono avere come elemento distintivo supporto all'adozione di prodotti, servizi e tecnologie informatiche basati sull'utilizzo di Internet.In particolare gli interventi devono favorire:l'adozione di soluzioni e servizi, basati preferenzialmente su tecnologie free/open source e sull'utilizzo di Internet, che permettano di semplificare e migliorare le pratiche di gestione aziendale, secondo un criterio di customizzazione sulle specifiche esigenze dell'impresa, di indipendenza tecnologica e di economicità. l'adozione di soluzioni e servizi di relazione con fornitori e clienti, di marketing ed di gestione della comunicazione aziendale che si basino sull'interazione e la collaborazione attraverso Internet, secondo paradigmi assimilabili a quelli del web 2.0. l'adozione di soluzioni, prodotti e/o servizi che permettano di implementare a tutti i livelli della gestione aziendale la fatturazione elettronica da parte delle imprese. l'adozione di prodotti e/o servizi per la gestione dei processi interni all'impresa basati sull'erogazione di servizi attraverso Internet, seguendo tipologie di utilizzo del servizio tipiche del modello SaaS - Software as a ServiceGli interventi finanziati dal presente bando devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo. Spese ammissibiliSono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:Consulenza specialistica finalizzati allo sviluppo e all'adozione di tecnologie ICT Servizi assimilabili all'acquisizione di potenza di calcolo strumentale allo sviluppo dei prodotti o servizi Acquisto di software, hardware e apparati di comunicazione Costo di personale e contratti di collaborazione con Atenei e organismi di ricerca Spese generali Modalità del contributoI progetti devo avere un valore superiore a 40.000 Euro. Gli aiuti sono concessi fino al 50% del totale dei costi ammissibili. Dotazione finanziaria: 25.000.000 di euro
Procedura di presentazione
La procedura per la richiesta del finanziamento prevede due step: una accreditamento telematico e un invio della domanda via web, seguita dall'invio cartaceo per posta ordinaria. All'indirizzo
www.regione.piemonte.it/industria/ si può consultare il Manuale Utente che contiene le indicazioni e i documenti necessari per effettuare la procedura di accreditamento e di georeferenziazione dell'intervento a partire dal 25 Novembre 2008Dal 2 dicembre, invece, si possono presentare le domande di ammissione a contributo che devono essere redatte utilizzando esclusivamente i moduli allegati al bando, compilati in ogni parte ed inviate per via telematica secondo l'apposita procedura, previa connessione al sito www.regione.piemonte.it/industria/.Entro 5 giorni lavorativi successivi all'invio telematico le domande dovranno essere confermate da originale cartaceo, debitamente sottoscritto e completo degli allegati obbligatori, inviato tramite raccomandata A/R oppure tramite corriere espresso a Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - 10121 Torino.