Les PME devant le défi de la transformation de l’automobile: Marchionne définit nouvelles perspectives du secteur.
Mittelstand vor der Umwandlung des Marktes: Marchionne skizziert neue Perspektive des Autosektors.
Dichiarazioni dell’A.D. Marchionne
Marchionne’s statement - Déclarations de Marchionne - Marchionnes Gesichtspunkt
Sullo sfondo delle trattative in corso in tutto il mondo circa il futuro dell’industria automobilistica, l’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Dott. Sergio Marchionne, ha esternato alla stampa internazionale e reiterato alla riunione di fine anno del Gruppo Dirigenti Fiat (GdF), la propria originale visione del futuro dell’industria automobilistica mondiale, affrontando con coraggio e realismo i temi cruciali del settore.
Riprendendo una visione che era già stata dell’Avvocato Agnelli, Marchionne ha affermato che, a suo avviso, per effetto della crisi finanziaria mondiale (e nonostante gli sforzi, da parte degli Stati, per salvare i propri “campioni nazionali”), il numero dei produttori automobilistici a livello mondiale sarebbe destinato a ridursi a 6, dei quali uno tedesco, uno franco-giapponese, e, forse, un altro europeo.
Marchionne ritiene che requisito minimo per poter sopravvivere economicamente sia l’essere in grado di produrre almeno 5.500.000 automobili l’anno. La Fiat è lontana addirittura dalla metà di questa cifra, pertanto non è in grado di sopravvivere come produttore indipendente.
È, perciò, necessario almeno un “partner” di notevoli dimensioni, per poter raggiungere il livello economico minimo di produzione.
Ricomincia, così, una ricerca che la Fiat aveva già ripetutamente avviato nel corso degli scorsi decenni, con le trattative Peugeot, Ford, Mercedes e General Motors.
Tuttavia, come precisato dallo stesso Marchionne e dall’ Avv.to Montezemolo, Presidente della Fiat, gli straordinari risultati conseguiti dal gruppo soprattutto nell’ ultimo anno gli permetteranno di esercitare un ruolo attivo nelle trattative per le necessarie alleanze.
Per quanto riguarda il segmento di mercato, Marchionne ha parlato delle automobili a basso prezzo, le quali dovrebbero essere vendute sempre più attraverso una sorta di rete di supermercati popolari (l’A.D. Fiat ha fatto il nome, a questo proposito, della nota catena americana Wal-Mart).
Internazionalizzarsi per sopravvivere
Internationalisation for survival - Internationaliser pour survivre - Internationalisierung gleich Überleben
Queste evoluzioni del settore automobilistico avranno effetti anche sui processi di trasformazione del tessuto industriale (e, in generale, economico) della regione piemontese, che da tempo non vedeva più la Fiat come unico sbocco possibile, essendo costretto ad orientarsi verso altre aziende, altri Paesi, altri settori produttivi.
Anche all’interno del comparto automobilistico, il rinnovato interesse di Fiat verso gli accordi internazionali favorirà, anzi, renderà addirittura necessario, per le piccole e medie imprese, sviluppare anch’esse un’intensa attività di marketing strategico volto a stabilire contatti con partners esteri, non solo e non necessariamente nelle aree dove si svilupperanno gli accordi di Fiat.
Alpina per le piccole e medie imprese
Alpina and SME.Alpina et les PMI.Alpina und Mittelstand
Una delle prime ragioni per la nascita di Alpina e, in particolare, della sua divisione Boùleusis è stata proprio il fatto che, al di là degli eventi più recenti, era, comunque, già da tempo prevedibile che la struttura socio-economico-produttiva del Piemonte non avrebbe potuto continuare ad ispirarsi, sostanzialmente, al vecchio sistema monoculturale, e, al contrario, avrebbe dovuto orientarsi sempre più verso nuovi mercati e nuove prospettive.
Ciò è vero, in particolare, per le piccole e medie imprese, le quali, oggi, hanno più che mai bisogno di costruirsi capacità “lato sensu” di “business development” (prospezione di nuovi mercati, negoziazione di alleanze, delocalizzazioni), in tempi tecnici molto rapidi e a costi ridotti.
Il profilo professionale e strutturale di Boùleusis è orientato proprio in questo senso -cioè in quello di fornire, a clienti anche di piccole dimensioni, un servizio rapido, personalizzato e a basso costo-.
Ciò è possibile grazie alla struttura snella di Alpina, al suo ricorso, da un lato, a persone che hanno maturato un’esperienza internazionale decennale, e, dall’altro, a giovani altamente motivati.
Boùleusis mette, inoltre, a disposizione dei propri clienti l’enorme rete di contatti, preesistente o creatasi dalla fondazione di Alpina, con imprese, istituzioni, professionisti, di tutto il mondo.
Recenti operazioni concluse da Boùleusis, come le trattative fra la società Hicare dell’Environment Park di Torino e l’americana Altair, possono costituire un esempio di questo tipo di intervento.
I servizi offerti da Boùleusis sono descritti in dettaglio nelle brochures:
- Proposte 2008 di consulenza e formazione per l’impresa
- Proposte 2008 di consulenza e formazione per studi professionali, direzioni giuridiche e finanziarie, banche d’affari
- Proposals for Business with Central & Eastern Europe and Asia
Contiamo di presentare queste attività nel corso del 2009, in connessione con incontri per l’analisi delle trasformazioni in corso.
Coloro i quali fossero interessati possono rivolgersi a noi, fin da ora, per chiarimenti.
Dichiarazioni dell’A.D. Marchionne
Marchionne’s statement - Déclarations de Marchionne - Marchionnes Gesichtspunkt
Sullo sfondo delle trattative in corso in tutto il mondo circa il futuro dell’industria automobilistica, l’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Dott. Sergio Marchionne, ha esternato alla stampa internazionale e reiterato alla riunione di fine anno del Gruppo Dirigenti Fiat (GdF), la propria originale visione del futuro dell’industria automobilistica mondiale, affrontando con coraggio e realismo i temi cruciali del settore.
Riprendendo una visione che era già stata dell’Avvocato Agnelli, Marchionne ha affermato che, a suo avviso, per effetto della crisi finanziaria mondiale (e nonostante gli sforzi, da parte degli Stati, per salvare i propri “campioni nazionali”), il numero dei produttori automobilistici a livello mondiale sarebbe destinato a ridursi a 6, dei quali uno tedesco, uno franco-giapponese, e, forse, un altro europeo.
Marchionne ritiene che requisito minimo per poter sopravvivere economicamente sia l’essere in grado di produrre almeno 5.500.000 automobili l’anno. La Fiat è lontana addirittura dalla metà di questa cifra, pertanto non è in grado di sopravvivere come produttore indipendente.
È, perciò, necessario almeno un “partner” di notevoli dimensioni, per poter raggiungere il livello economico minimo di produzione.
Ricomincia, così, una ricerca che la Fiat aveva già ripetutamente avviato nel corso degli scorsi decenni, con le trattative Peugeot, Ford, Mercedes e General Motors.
Tuttavia, come precisato dallo stesso Marchionne e dall’ Avv.to Montezemolo, Presidente della Fiat, gli straordinari risultati conseguiti dal gruppo soprattutto nell’ ultimo anno gli permetteranno di esercitare un ruolo attivo nelle trattative per le necessarie alleanze.
Per quanto riguarda il segmento di mercato, Marchionne ha parlato delle automobili a basso prezzo, le quali dovrebbero essere vendute sempre più attraverso una sorta di rete di supermercati popolari (l’A.D. Fiat ha fatto il nome, a questo proposito, della nota catena americana Wal-Mart).
Internazionalizzarsi per sopravvivere
Internationalisation for survival - Internationaliser pour survivre - Internationalisierung gleich Überleben
Queste evoluzioni del settore automobilistico avranno effetti anche sui processi di trasformazione del tessuto industriale (e, in generale, economico) della regione piemontese, che da tempo non vedeva più la Fiat come unico sbocco possibile, essendo costretto ad orientarsi verso altre aziende, altri Paesi, altri settori produttivi.
Anche all’interno del comparto automobilistico, il rinnovato interesse di Fiat verso gli accordi internazionali favorirà, anzi, renderà addirittura necessario, per le piccole e medie imprese, sviluppare anch’esse un’intensa attività di marketing strategico volto a stabilire contatti con partners esteri, non solo e non necessariamente nelle aree dove si svilupperanno gli accordi di Fiat.
Alpina per le piccole e medie imprese
Alpina and SME.Alpina et les PMI.Alpina und Mittelstand
Una delle prime ragioni per la nascita di Alpina e, in particolare, della sua divisione Boùleusis è stata proprio il fatto che, al di là degli eventi più recenti, era, comunque, già da tempo prevedibile che la struttura socio-economico-produttiva del Piemonte non avrebbe potuto continuare ad ispirarsi, sostanzialmente, al vecchio sistema monoculturale, e, al contrario, avrebbe dovuto orientarsi sempre più verso nuovi mercati e nuove prospettive.
Ciò è vero, in particolare, per le piccole e medie imprese, le quali, oggi, hanno più che mai bisogno di costruirsi capacità “lato sensu” di “business development” (prospezione di nuovi mercati, negoziazione di alleanze, delocalizzazioni), in tempi tecnici molto rapidi e a costi ridotti.
Il profilo professionale e strutturale di Boùleusis è orientato proprio in questo senso -cioè in quello di fornire, a clienti anche di piccole dimensioni, un servizio rapido, personalizzato e a basso costo-.
Ciò è possibile grazie alla struttura snella di Alpina, al suo ricorso, da un lato, a persone che hanno maturato un’esperienza internazionale decennale, e, dall’altro, a giovani altamente motivati.
Boùleusis mette, inoltre, a disposizione dei propri clienti l’enorme rete di contatti, preesistente o creatasi dalla fondazione di Alpina, con imprese, istituzioni, professionisti, di tutto il mondo.
Recenti operazioni concluse da Boùleusis, come le trattative fra la società Hicare dell’Environment Park di Torino e l’americana Altair, possono costituire un esempio di questo tipo di intervento.
I servizi offerti da Boùleusis sono descritti in dettaglio nelle brochures:
- Proposte 2008 di consulenza e formazione per l’impresa
- Proposte 2008 di consulenza e formazione per studi professionali, direzioni giuridiche e finanziarie, banche d’affari
- Proposals for Business with Central & Eastern Europe and Asia
Contiamo di presentare queste attività nel corso del 2009, in connessione con incontri per l’analisi delle trasformazioni in corso.
Coloro i quali fossero interessati possono rivolgersi a noi, fin da ora, per chiarimenti.
5 commenti:
Quale sarà l' effetto sulle piccole e medie imprese delle diverse scelte che FIAT potrà fare (peugeot, BMW, Tata)?
Are you sure that the world can afford some billion of new cars in Asia and South America?
Sembra che gli accordi con Peugeot siano molto avanzati. Che ne dite?
Potete fornire informazioni più dettagliate sui mercatiautomobilistici dell' Europa Orientale e dell' Asia?
L'accordo con Chrysler sembra proprio un bel colpo!
Sono molto curioso di vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.
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