FIAT-Chrysler negotiations in final rush.Les négotiations entre FIAT et Chrysler sont proches au délai final.FIAT-Chrysler Verhandlungen vor Endtermin.
Le notizie sulle trattative in corso fra Governo americano e Gruppo Fiat si fanno sempre più interessanti.
Non solamente perchè, ovviamente, siamo fieri che la nostra impresa possa esercitare un insperato ruolo di "salvatrice" del colosso americano, non solo perchè il Presidente Obama ha dimostrato una così alta stima per il Dott. Marchionne.
Ma anche per due altri motivi, che ai più sembrano passare inosserìvati.
Il primo è di carattere poltitico.
La formula prescelta per la nuova struttura societaria è una forma di compartecipazione fra Governo, investitore industriale e fondi gestiti dai sindacati.Proprio quella formula triangolare che dalla 2a Guerra mondiale è stata tipica della Germania (esempio numero 1, la Volkswagen), e che negli ultimi anni tanto era stata criticata, preferendole il "modello anglosassone".
Quindi, un' America che si ispira sempre più al "modello sociale europeo".
Il secondo è di carattere prettamente di Business.
L' acquisizione, da parte della FIAT, di una posizione determinante di controllo in Chrysler, per realizzare una trasformazione della produzione secondo il "modello italiano" significa anche che si apre un enorme mercato per l' indotto italiano e torinese che, in modo parallelo, volesse partecipare alla riqualificazione dell' indotto americano, il quale ultimo, in certi territori, era totalmente dipendente da Chrysler, e ora sarà incentivato a ricercare partnerships in Italia e in Europa per predisporre la produzione dei nuovi modelli.
Si aprono pertanto nuovi mercati per tutti noi.
Le notizie sulle trattative in corso fra Governo americano e Gruppo Fiat si fanno sempre più interessanti.
Non solamente perchè, ovviamente, siamo fieri che la nostra impresa possa esercitare un insperato ruolo di "salvatrice" del colosso americano, non solo perchè il Presidente Obama ha dimostrato una così alta stima per il Dott. Marchionne.
Ma anche per due altri motivi, che ai più sembrano passare inosserìvati.
Il primo è di carattere poltitico.
La formula prescelta per la nuova struttura societaria è una forma di compartecipazione fra Governo, investitore industriale e fondi gestiti dai sindacati.Proprio quella formula triangolare che dalla 2a Guerra mondiale è stata tipica della Germania (esempio numero 1, la Volkswagen), e che negli ultimi anni tanto era stata criticata, preferendole il "modello anglosassone".
Quindi, un' America che si ispira sempre più al "modello sociale europeo".
Il secondo è di carattere prettamente di Business.
L' acquisizione, da parte della FIAT, di una posizione determinante di controllo in Chrysler, per realizzare una trasformazione della produzione secondo il "modello italiano" significa anche che si apre un enorme mercato per l' indotto italiano e torinese che, in modo parallelo, volesse partecipare alla riqualificazione dell' indotto americano, il quale ultimo, in certi territori, era totalmente dipendente da Chrysler, e ora sarà incentivato a ricercare partnerships in Italia e in Europa per predisporre la produzione dei nuovi modelli.
Si aprono pertanto nuovi mercati per tutti noi.