domenica 19 aprile 2009

PROSPETTIVE DEGLI ACCORDI FRA FIAT E GOVERNO AMERICANO PER CHRYSLER


FIAT-Chrysler negotiations in final rush.Les négotiations entre FIAT et Chrysler sont proches au délai final.FIAT-Chrysler Verhandlungen vor Endtermin.

Le notizie sulle trattative in corso fra Governo americano e Gruppo Fiat si fanno sempre più interessanti.

Non solamente perchè, ovviamente, siamo fieri che la nostra impresa possa esercitare un insperato ruolo di "salvatrice" del colosso americano, non solo perchè il Presidente Obama ha dimostrato una così alta stima per il Dott. Marchionne.

Ma anche per due altri motivi, che ai più sembrano passare inosserìvati.

Il primo è di carattere poltitico.

La formula prescelta per la nuova struttura societaria è una forma di compartecipazione fra Governo, investitore industriale e fondi gestiti dai sindacati.Proprio quella formula triangolare che dalla 2a Guerra mondiale è stata tipica della Germania (esempio numero 1, la Volkswagen), e che negli ultimi anni tanto era stata criticata, preferendole il "modello anglosassone".

Quindi, un' America che si ispira sempre più al "modello sociale europeo".

Il secondo è di carattere prettamente di Business.

L' acquisizione, da parte della FIAT, di una posizione determinante di controllo in Chrysler, per realizzare una trasformazione della produzione secondo il "modello italiano" significa anche che si apre un enorme mercato per l' indotto italiano e torinese che, in modo parallelo, volesse partecipare alla riqualificazione dell' indotto americano, il quale ultimo, in certi territori, era totalmente dipendente da Chrysler, e ora sarà incentivato a ricercare partnerships in Italia e in Europa per predisporre la produzione dei nuovi modelli.

Si aprono pertanto nuovi mercati per tutti noi.

mercoledì 8 aprile 2009

RINNOVATO INTERESSE PER I MERCATI EST EUROPEI


New Interest for Investments in Eastern Europe. Nouveau intéret pour les marchés de l' Europe de l' Est. Erneutes Interesse fuer Osteuropaeische Maerkte.


Dopo un momento di panico, dovuto al susseguirsi delle crisi finanziarie nei Paesi dell' Europa dell' Est, il mondo politico ed economico sta nuovamente guardando con grande interesse a quell' area, che, nonostante la crisi, offre comunque grandi possibilità di investimento.

Russia

La delegazione commerciale partita il 5 marzo ha segnato un momento molto alto dei rapporti commerciali e politici fra Russia e Italia. Quest' ultima aspira senza esitazioni a divenire il partner commerciale numero uno della Russia. Il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, si è espresso in modo straordinariamente esplicito anche sugli aspetti politici, auspicando l' ingresso della Russia non solamente nel WTO, ma anche nella UE. Le grandi imprese dei due Paesi, specialmente quelle del settore energetico, hanno stipulato importanti accordi.

Si dice che il tipo di sistema politico ed economico della Russia, ancora basato in gran parte su grandi imprese di Stato, agevoli soprattutto i rapporti fra grandi imprese. Tuttavia, della delegazione facevano parte anche piccole e medie imprese, le quali, tra l' altro, godono di una serie di strumenti finanziari dedicati specificatamente ad esse.

Balcani

Anche nei Balcani, qualcosa si sta muovendo.

La Bers (Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo) ha dedicato parti rilevanti delle sue risorse alle energie alternative nei Balcani, e, per la prima volta, risorse specifiche per la Serbia.

Con l' approvazione della modifica costituzionale della Bosnia ed Erzegovina, che riconosce un regime internazionale speciale al Distretto di Brcko della Republika Srpska, si è completato il quadro normativo di questo esperimento di zona franca serbo-bosniaca, che potrebbe essere ripreso fra breve in altre località.

Infine, nonostante la crisi, le polemiche e le difficoltà, è stata finalmente prodotta a Kragujevac la prima Punto serba.

Si aprono prospettive di interscambio, di investimento e di lavoro per tutti i settori produttivi.